Ho lasciato che siano state le foto a parlare prima. Adesso commento io.
Questa è la storia di Santa Scorese, il primo caso di
stalking riconosciuto in Italia. Santa era una ragazza semplice, allegra come
tante sue coetanee, ma con un qualcosa in più: il suo amore smisurato verso
Dio. Già in giovane età aveva espresso il suo desiderio di diventare suora. Era
iscritta all’università di Bari, aveva degli amici e un diario come molte altre
ragazze della sua età. Ma ebbe la sfortuna di conoscere un giovane che la
perseguitò e che infine la uccise a causa dei suoi innumerevoli rifiuti. L’assassino
continuò a perseguitare la famiglia di Santa con delle lettere dal carcere…il
dolore della sua famiglia non è mai finito e non ha mai potuto prendere pace.
Assistere a questa rappresentazione, messa in scena presso l’Auditorium
Tarentum con gli attori Tiziana Risolo, Tano Chiari e Ciro Lupo, da una regia di Alfredo Traversa, ed aver avuto la possibilità di fotografarla, è stata un’esperienza toccante,
emozionante, a dir poco da brividi. Rivivere, passo per passo, il diario di
Santa, le lettere dell’assassino alla famiglia…ha suscitato in me e credo in
tutti gli spettatori una miriade di emozioni: rabbia, dolore, frustrazione,
commozione e compassione. Ringrazio davvero tutti per aver avuto la possibilità
di poter partecipare a questa rappresentazione.
Foto di: Veronica Iacobini